martedì 7 maggio 2013

Di trine, merletti e cambiamenti

Mia nonna prende spesso in giro mia mamma perchè col tempo ha cambiato i suoi gusti in fatto di arredamento:

Glie lo dicevo io, che nel corredo qualche pizzo CI VUOLE.
Lei, macchè, tutto righe e quadretti! Guai un merletto! Neanche l'orlo a giorno!
Adesso invece...

E' vero. Quando si sposò, mia madre aveva arredato una casa che era... come posso descrivervi... giallo sparato dappertutto, geometrie, design e tanta allegria. L'insieme forse aveva un gusto diverso da quello che avrebbe oggi. Oggi è più classicona - bon ton... Ma ci sta. 

Quella fluo col poster con la ricetta della Piña Colada in cucina, che era la stessa che aveva scelto delle meravigliose mattonelle bianco ottico, era evidente che non avesse mai lavato un pavimento in vita sua. Aveva vent'anni, e a pensarci ora mi fa anche un po' tenerezza.

Quella di oggi, ha imparato che i pavimenti non omogenei sono un po' meno complicati da gestire, ma si compra il divano più scomodo del mondo soltanto perchè è tremendamente bello. Quella di oggi è sempre la ventenne perfettamente inserita nella mejo anniottantezza, soltanto che nel frattempo è un po' cresciuta. Ha imparato ad apprezzare cose che un tempo snobbava, ma resta sempre lei.

Io non accolgo i cambiamenti esattamente a braccia aperte. Anzi, una certa ansia me la procurano. Sia i cambiamenti attorno a me che quelli dentro di me. Ho però imparato che crescere vuol dire arricchirsi e, inevitabilmente, cambiare. Non c'è niente di male.

Nonna non ti arrabbiare, la mamma ha la fortuna di apprezzare nel tempo cose diverse. Vorrei essere capace di fare altrettanto, con altrettanta scioltezza. il mio istinto sarebbe invece quello di accumulare e stratificare tutto. Faccio fatica a cambiare gli arredi, disfarmi degli oggetti. Spesso mi spiace separarmi da qualcosa che mi porta alla mente un ricordo. Eppure so che va tutto bene, che è normale. Che non succede niente. Però queste giornate di riempimento di grandi sacchi di cose da eliminare mi fanno uno strano effetto. Anche liberatorio, non lo nego, però strano.

 

4 commenti:

  1. Ahahah, mia mamma non è cambiata di una virgola, io invece sono un camaleonte in continuo mutamento. Sarà un effetto mamma/reatio? È normale che eliminare ci lasci "strani". Gli oggetti sono ciò che ci lega al mondo e agli altri. Sono ciò che lasciamo, le nostre impronte. A volte però, quando proprio non ci riesco, trasformo...

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    1. Gli effetti mamma/reatio! Ma certo! Com'e ho fatto a non pensarci prima!!!

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  2. Io, invece, "butto di brutto", elimino, non sopporto accumulare niente ... a parte i miei gufetti, ovviamente.
    Il massimo culmine lo raggiungo quando ho la luna "storta" (tipo oggi), il problema è che non riassortisco ... quindi, ultimamente, il mio armadio è un po' spoglio ... dovrò, ahimè, correre ai ripari :-D

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    1. Voglio. Pretendo un corso! Subito. Oggi stesso. Che per riassortire l'armadio c'è seeeeempre tempo!

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