lunedì 1 aprile 2013

Goffi tentativi di giardinaggio

Mi ero ripromessa che quest'anno non ci sarei cascata: niente piantine, niente semine, niente fiorellini da curare la mattina alle 6 mentre faccio colazione in balcone.

Fra poche settimane la casa sarà un cantiere e la spesa in piante & Co. si rivela sempre estremamente fallimentare a causa del mio pollice grigio fumo. Motivazioni assolutamente convincenti.

Eppure, la prima giornata utile che ho potuto trascorrere in balcone senza battere i denti, eccomi qui a trafficare con terra e vasi. 

Tutto è partito con un <nuooo questi semini scadono fra poco!> e poi <ecco, questi invece sono già scaduti!> Erano lì ed erano gratis. <Qual'è il problema? Non li butterò mica via!>

Da lì a trovarmi a seminare laqualunque il passo è stato breve.

In realtà la colpa è tutta del blog di Erbaviola, al quale mi sono appassionata qualche anno fa dopo aver acquistato il suo libro che mi aveva istigato a cimentarmi nella coltivazione di ortaggi sul balcone, anzichè fiori. Nonostante io non sia assolutamente portata, qualche piccola soddisfazione me la sono tolta: erbette aromatiche, fiori di zucca, patate e qualche pomodoro sono riuscita a mangiarmeli anch'io!

Il mio balcone è quindi tutto bello e attrezzato e ci sono tanti vasi e sementi da fare invidia a Luca Sardella. Reduci dall'anno scorso sono rimaste solo una piantina di rosmarino, un vaso di menta e uno di erba cipollina, che andavano puliti e... potati? Si potrà dire di potare un'erbetta?! Mah, mistero.

Mentre mi dedicavo a queste operazioni mi sono lasciata prendere la mano e ho seminato, in ordine assolutamente sparso e casuale, prezzemolo, carote, insalatine di vario tipo, spinaci, borragine, pomodori, zucche, zucchine, fiorellini vari, maggiorana e ortiche. Sìssignori, anche le ortiche. E forse anche altre cose che ora non ricordo.

Del tipo, se non crescono nemmeno le ortiche, posso veramente darci su. 

Non ho la più pallida idea di quale possa essere il risultato, visto che ho fatto tutto assolutamente a casaccio mi sono lasciata guidare dall'istinto, ma mi sento irragionevolmente ottimista.

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