domenica 27 gennaio 2013

Incastrata

E' proprio strano quando la vita che hai tanto immaginato un giorno arriva. Io sono una sognatrice, una che di notte sta sveglia ad immaginare. Pianifico tutto più e più volte, poi finisce sempre che improvviso. Mi piace cullarmi a pensare come sarà... come vorrei che fosse... non sempre indovino, ma è lo stesso. 

Il piacere è doppio: fantasticare e vivere.

Oggi è strano sentirmi incastrata in qualcosa che non avevo previsto. Rimandare necessariamente questa maternità per me così desiderata la vivo come una violenza. Eppure capisco che sia la scelta più giusta dal punto di vista razionale. 

Il cuore da una parte e la testa dall'altra.

Mi auguro spesso che capiti per sbaglio... spero sempre che succeda quell'incidente che dieci anni fa mi avrebbe incasinato la vita. Non è molto maturo, me ne rendo conto... ma se succedesse in questo modo sarebbe comunque una cosa meravigliosa.

Eppure non è giunto il momento di procedere intenzionalmente. Nonostante quanto questo significhi per me. Nonostante il mio orologio biologico mi stia supplicando in ginocchio di darmi una mossa. Nonostante io abbia sempre immaginato di avere due figli prima dei trent'anni. Nonostante io mi senta uno schifo per tutti quelli che di figli non ne possono avere e non possono permettersi il lusso di queste pianificazioni. Che poi, parliamone, chi mi dice che noi abbiamo tutte le carte in regola?

Ho la fortissima sensazione di star perdendo tempo. E mi innervosisce terribilmente. Eppure abbiamo altre urgenze, altre priorità, che per almeno sei mesi ci terranno impegnati. Sei mesi... cosa sono sei mesi? Quanto durano? Tanto? Poco? Sono una scema a lamentarmi per soli sei mesi? Nella mia testa sono un'era geologica. Poi dove sta scritto che tra sei mesi istantaneamente si compia la magia?

Sono tutti mesi in più che mi separano dal conoscere mio figlio. Tutti mesi della mia vita che non vivrò con lui. Mesi in cui so di star facendo tanti progetti che sono finalizzati proprio all'allargamento della famiglia... che però a pelle mi sembrano persi.

Sono un po' triste oggi, scusatemi. Vorrei ma non posso. E questo mi fa tanto arrabbiare.

5 commenti:

  1. Sai come la penso...
    Chi dice che sia giusta la testa e non il cuore??
    Se questa scelta la vivi come una violenza vuol dire che non è la scelta giusta per te.
    Questi 6 mesi in cui sistemare le cose ci saranno anche se nel frattempo dentro di te cresce il vostro bimbo.
    Io voto per il cuore, sempre e comunque, da grandi soddisfazioni, giuro!

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  2. Quoto quello che ha scritto Alessia, son le stesse cose che ti avrei scritto io!
    Segui il cuore, un pò d'incoscienza ogni tanto non guasta!
    Adri

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  3. Caro, meraviglioso maritino adorato... io so che adesso sarebbe un casino ma perchè non lo facciamo lo stesso?! Come? Come dici? La ristrutturazione? Gli operai? Ah già, dobbiamo uscire di casa durante i lavori... dobbiamo pagare tutto e tutti... tu devi cambiare macchina...ma sei sicuro? E io che pensavo che ti piacesse andare in tangenziale in bicicletta...Dai anche se sappiamo che ci incasiniamo facciamolo lo stesso, sai che bello?! Daaaai che ti ho convinto!

    Naaa, non può funzionare. Meglio se chiedo la grazia a Padre Pio (prossimamente su questi schermi). Mi viene un po' da piangere, però.

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  4. avevo immaginato che la testa che ha scelto non era la tua....io concordo pienamente con quanto detto prima di me, però vorrei aggiungere che siete in due ed è molto importante che entrambi vi sentiate pronti, qualunque cosa significhi essere pronti, anche se significa avere una macchina e fare la ristrutturazione con calma....probabilmente questo è il modo di tuo marito x "preparare il nido" e non sentirsi colto di sorpresa. gli uomini hanno modi diversi dai nostri x affrontare le responsabilità, magari a volte sembrano un pò freddi ma non è detto che lo siano...ognuno ha i suoi timori che scioglie a modo proprio.
    e poi ti vorrei anche dire che la mia seconda gravidanza l'ho fatta con i lavori in casa e non lo rifarei. una fatica estenuante, l'impossibilità di vivere quei meravigliosi 9 mesi con la calma che gli è dovuta e la sensazione di non fare niente x bene....
    un abbraccio, e vedrai che 6 mesi volano se hai così tante cose da pianificare!

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    1. Davvero, meno male che si è in due! Ci vuole anche un po' di sana razionalità... Perché se è vero che io sono una pianificatrice che deve mettere tutto in fila, per questa cosa in particolare scalpito e mi sono stancata di aspettare... Anche se forse mi pentirei come dici tu di non essermi goduta i miei nove mesi di pancia per essere dovuta correre dietro alla ristrutturazione della casa o... Che ne so, non essermi potuta permettere il corso di yoga pre parto.
      Pero è un bel dilemma!

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